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Palazzo Marino: approvate le modifiche allo Statuto di Arexpo

Nel corso della seduta di lunedì 4 dicembre, il Consiglio comunale di Milano ha approvato all’unanimità la modifica di sette articoli dello Statuto di Arexpo spa, la società proprietaria della maggior parte delle aree individuate per lo svolgimento dell’Esposizione Universale del 2015 e partecipata dal Comune di Milano (che detiene il 21,05% del capitale sociale), insieme al Ministero dell’Economia, Regione Lombardia, Fondazione Fiera Milano, Città Metropolitana di Milano e Comune di Rho.

Sono tre gli ambiti di modifica su cui interviene la delibera. Il più rilevante riguarda l’adeguamento dello Statuto a quanto previsto dal decreto legge 13 dello scorso febbraio, poi convertito in legge, ovvero le Disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e del Piano nazionale degli investimenti complementari al PNRR (PNC) e per l’attuazione delle politiche di coesione e della politica agricola comune.

La nuova norma estende per Arexpo la possibilità di svolgere attività di centralizzazione delle committenze e di committenza ausiliaria per la realizzazione di interventi di rigenerazione urbana, di contenimento del consumo del suolo e di recupero sociale e urbano per lo sviluppo di iniziative economiche, sociali, culturali o di recupero ambientale: tale facoltà, finora contemplata sul territorio lombardo grazie a una legge regionale, potrà essere svolta su tutto il territorio nazionale.

Con le altre modifiche approvate dall’Aula, vengono eliminate dallo Statuto alcune disposizioni ormai superate, come quelle che si riferiscono alle attività prodromiche allo svolgimento di Expo 2015 e le limitazioni alla circolazione delle azioni, previste fino al 2017. Il nuovo testo statutario consente infine che le sedute dell’Assemblea e del Consiglio di Amministrazione si tengano anche esclusivamente in modalità telematica.