A Dalmine living lab a servizio della fabbrica intelligente
Il polo di Dalmine dell’Università di Bergamo si è dotato di un ‘living lab’ dedicato ad attività di ricerca e di trasferimento tecnologico per lo sviluppo, integrazione e dimostrazione di tecnologie e processi per la fabbrica intelligente. Questo nuovo laboratorio, chiamato ‘SLIM Lab’ (Smart Living in Manufacturing), rappresenta un punto di riferimento per lo sviluppo, l’integrazione e la dimostrazione di tecnologie e processi all’avanguardia. La cerimonia di inaugurazione ha visto la partecipazione del rettore Sergio Cavalieri e degli assessori regionali all’Università, Ricerca e Innovazione, e alle Infrastrutture e Opere Pubbliche, nell’ambito della settima tappa del tour fra gli Atenei lombardi.
“L’inaugurazione è un grande orgoglio lombardo – ha detto l’assessore all’Università – perché è il frutto della collaborazione tra le istituzioni e il nostro straordinario sistema accademico. Regione Lombardia ha contribuito con 1,7 milioni di euro allo sviluppo del progetto. Attraverso il Piano Lombardia abbiamo dotato le nostre Università pubbliche di tecnologie di eccellenza. Per sostenerne la già elevata capacità di ricerca e promuovere l’attrattività e competitività internazionale degli Atenei e del territorio. Anche in futuro daremo continuità ai risultati raggiunti. Con una nuova misura volta a potenziare le infrastrutture di ricerca universitarie aperte alle imprese in logica di hub. Obiettivo, stimolare il trasferimento tecnologico e, quindi, la crescita economica e sociale”.
All’interno del Laboratorio ‘SLIM Lab’ (Smart Living in Manufacturing), più di 15 ricercatrici e ricercatori svolgono le proprie attività, utilizzando tecnologie all’avanguardia. Spaziano da soluzioni di Additive Manufacturing di ultima generazione, a celle di lavorazione ibride con operatori umani e robot collaborativi, a applicazioni di Realtà Virtuale e Aumentata. In questo caso l’integrazione con sensori per il monitoraggio dei movimenti del corpo umano e la rilevazione dei segnali vitali viene finalizzata all’analisi ergonomica di processi produttivi e prodotti. Il fine è prevenire l’insorgere di malattie professionali e infortuni, nel rispetto assoluto della privacy del lavoratore. Questo nuovo laboratorio è quindi dedicato ad attività di ricerca e di trasferimento tecnologico per lo sviluppo, di tecnologie e processi per la fabbrica intelligente. Attraverso questo living lab (per sperimentare nuove tecnologie in condizioni reali in un contesto geografico circoscritto e in un tempo limitato) la tecnologia è al servizio della persona. E si apre a tutte le realtà del territorio”.
“Il Polo dell’Università di Dalmine – ha concluso l’assessore alle Infrastrutture – conferma la propria vocazione all’innovazione. Esso si propone sempre più come una realtà strategica per il futuro dei nostri studenti. Ma anche per chi si appresta ad entrare nel mondo del lavoro acquisendo competenze specifiche su tutto ciò che è ‘smart’”. Attraverso la collaborazione tra istituzioni e il sostegno finanziario della Regione, Dalmine si conferma come un centro d’eccellenza per l’innovazione universitaria e la ricerca tecnologica.