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Champions League, quali sono i ricavi potenziali per le squadre

Prendere parte alla Champions League, come noto, è diventato un fattore dirimente non soltanto dal punto di vista sportivo ma anche economico; si tratta di un qualcosa in grado di cambiare letteralmente la vita delle società che riescono a partecipare visti i lauti introiti connessi. Una torta ricchissima e appetibile che può essere divisa nelle seguenti macroaree:

  1. Premi in denaro: l’UEFA distribuisce ingenti somme di denaro legati al piazzamento ottenuto nella fase a gironi e nelle successive fasi della competizione;
  2. Diritti televisivi: la Champions League è un prodotto televisivo molto richiesto a livello globale;
  3. Sponsorizzazioni: la visibilità che una squadra ottiene partecipando alla Champions League è enorme, fattore che attrae l’interesse di numerosi sponsor;
  4. Aumento del valore del marchio: partecipare alla Champions League aumenta significativamente il valore del marchio di un club, il che si traduce in un aumento del valore commerciale della squadra;
  5. Effetto sulla classifica UEFA: la partecipazione alla Champions League e i risultati ottenuti nella competizione influenzano la classifica UEFA dei club. Questa classifica determina la distribuzione dei ricavi provenienti dai diritti televisivi e dagli sponsor.

In palio circa 2,5 miliardi di euro

La nuova edizione della Champions League prevede un montepremi complessivo di 2,437 miliardi di euro, destinato a remunerare le 36 squadre partecipanti. La distribuzione dei fondi è articolata in tre macro-categorie: una quota fissa di 670 milioni di euro, assegnata in parti uguali a tutti i club qualificati alla fase a gironi; una quota variabile di 914 milioni di euro, legata ai risultati sportivi ottenuti nel corso della competizione; e una quota di 853 milioni di euro, calcolata in base al valore di mercato e al ranking storico dei club, con l’obiettivo di premiare le squadre con un maggiore appeal commerciale e sportivo.
Ecco allora che partecipare alla manifestazione continentale per club più prestigiosa diventa un qualcosa di fondamentale a livello anche di contabilità; e ancor di più lo è cercare di mettere le mani sul prestigioso trofeo c he, non a caso, vede sempre arrivare in fondo i top club più prestigiosi d’Europa come si po’ vedere analizzando le quote Champions League.

Quanto guadagna chi vince la Champions?

Per capire meglio, facendo un rapido calcolo, le squadre che si qualificheranno alla fase a eliminazione diretta riceveranno i seguenti premi: 

  • Per tutte le 8 partite della fase a gironi verranno assegnati dei bonus in base ai risultati: 2,1 milioni per ogni vittoria e 700 mila euro per ogni pareggio
  • qualificazioni agli spareggi: 1 milione di euro a squadra;
  • qualificazione agli ottavi di finale: 11 milioni di euro a squadra;
  • qualificazione ai quarti di finale: 12,5 milioni di euro a squadra;
  • qualificazione alle semifinali: 15 milioni di euro a squadra;
  • qualificazione alla finale: 18,5 milioni di euro a squadra;
  • vittoria in finale: 6,5 milioni di euro.

Quindi la squadra vincitrice si metterebbe in tasca, solo come premi Uefa, una cifra che comprende tutte le voci di cui sopra. A ciò si aggiunge il cosiddetto pilastro ‘value’, di nuova introduzione. Di cosa si tratta? Si parla di una combinazione tra due elementi: il valore commerciale del paese di provenienza del club e una valutazione individuale del club stesso.
Questo pilastro è diviso in due parti: una legata ai ricavi televisivi generati in Europa e l’altra ai ricavi generati nel resto del mondo. La distribuzione dei fondi tra queste due parti dipenderà dai contratti televisivi firmati entro il 1° luglio 2024.