Adriano Formoso porta il Formoso Therapy Show al Teatro San Babila di Milano
Il 25 gennaio, Adriano Formoso porterà al Teatro San Babila di Milano il suo Formoso Therapy Show, uno spettacolo che unisce la potenza della musica dal vivo a riflessioni psicologiche e momenti di introspezione. In vista dell’evento, abbiamo avuto il piacere di parlare con Adriano per scoprire cosa rende questo spettacolo così speciale. Dalla musica dal vivo agli esercizi psico-corporei, il Formoso Therapy Show offre un’opportunità per riflettere, crescere e divertirsi. L’artista ci racconta come è nata l’idea di unire questi mondi e cosa il pubblico può aspettarsi da questa performance che promette di essere molto più di un semplice spettacolo.
Adriano, il 25 gennaio al Teatro San Babila di Milano parte il tour del tuo Formoso Therapy Show. Puoi raccontarci cosa rende questo spettacolo unico?
Il Formoso Therapy Show è unico perché unisce arte e psicologia in un viaggio emozionante e trasformativo. Attraverso musica dal vivo, storytelling e momenti di riflessione psicologica, offriamo al pubblico non solo intrattenimento, ma anche strumenti per la crescita personale. È uno spettacolo che tocca il cuore e la mente, facendo riflettere, sorridere e crescere insieme. Il pubblico è parte dello spettacolo interagendo con giochi ed esercizi che cambiano di volta in volta.
Le mie canzoni rispetto alle versioni pubblicate sono suonate tutte, senza sequenze, con grandi player man e amici affettuosi con cui condividiamo soprattutto il valore del progetto. Chi esclude il Formoso therapy show dal proprio tempo dedicato alla cultura e lo svago, non si arricchirà di preziose consapevolezze.
Come è nata l’idea di combinare la musica e la psicologia in uno spettacolo?
Penso personalmente che la musica e la psicologia siano “combinate” da sempre. Da compositore e operatore della salute mentale ho trovato in questo spettacolo il mio naturale destino. Musica e psicologia se utilizzate nel modo migliore, hanno un potere trasformativo straordinario. La musica è in grado di toccare le emozioni più profonde, di rompere barriere e connettere le persone a un livello universale. La psicologia, invece, ci offre strumenti per comprendere noi stessi, affrontare le sfide e crescere. Unendo queste due discipline nel Formoso Therapy Show, cerco di offrire un’esperienza che non sia solo intrattenimento, ma anche un viaggio interiore, capace di ispirare, motivare e far riflettere. È un modo per portare leggerezza e profondità allo stesso tempo, aiutando il pubblico a entrare in contatto con il proprio sé autentico.
Cosa può aspettarsi il pubblico che parteciperà a questo spettacolo?
Il pubblico che partecipa al Formoso Therapy Show può aspettarsi un’esperienza intensa e coinvolgente, dove emozioni, musica e riflessioni si intrecciano in modo unico. Ci saranno canzoni che ispirano, momenti di profonda introspezione, ma anche leggerezza e divertimento. Ogni spettatore si sentirà parte di un viaggio che non solo intrattiene, ma lascia un segno, offrendo spunti concreti per il benessere personale e relazionale. Inoltre può aspettarsi un altissimo livello di performance musicale con Pier Tarantino alla batteria, Massimo Fusaro alle percussioni, Francesca Morandi al basso, Luca Fraula al pianoforte e organo hammond, Claudio Beccaceci alla chitarra elettrica e insieme a me alla chitarra acustica. Una sezione di fiati di grande prestigio con il maestro Tiziano Codoro alla tromba, Francesco Bianchi ai sassofoni e Fabio Costanzo alla tromba e al flicorno. Insomma, Donald Woods Winnicott, uno dei miei principali maestri mi ha insegnato a curare i miei pazienti aiutandoli ad apprendere dalle loro esperienze, allora invito tutti a fare l’esperienza di partecipare al formoso Therapy Show.
Uno degli elementi centrali dello spettacolo sono gli esercizi psico-corporei. Puoi darci un’anticipazione di cosa si tratta?
Ogni concerto del Formoso Therapy Show è unico, e anche gli esercizi psico-corporei variano di volta in volta. Mi piace adattarli al pubblico e al contesto, rendendo ogni esperienza speciale e irripetibile. Spesso questi esercizi diventano veri e propri giochi di gruppo, dove il divertimento si intreccia con il lavoro su di sé. Il gioco, in questo caso, non è mai fine a se stesso, ma un ‘gioco terapeutico’: serve a sciogliere tensioni, stimolare consapevolezze e creare connessioni autentiche tra i partecipanti. È un modo leggero ma potente per fare introspezione e ridere insieme.
Il Teatro San Babila di Milano è una location importante per questa prima tappa. Cosa significa per te esibirti qui?
In questa occasione è la seconda volta che mi esibisco al Teatro San Babila e penso sia un grande onore e una sfida entusiasmante per un ragazzo che realizzava la sua paghetta iniziando la sua vita da musicista suonando nei locali dei Navigli e di Brera. Il Teatro San Babila è uno spazio iconico, carico di storia e cultura, dove tanti artisti hanno lasciato il segno. Per me rappresenta non solo un traguardo professionale, ma anche un’occasione per approfondire un legame con un pubblico che è venuto appositamente a sentirmi.
La nuova edizione del Formoso Therapy Show si inserisce in un contesto storico in cui il benessere mentale è sempre più al centro dell’attenzione. Come pensi che il tuo spettacolo possa contribuire a questo dialogo?
Ritengo fondamentale che vengano messe a disposizione più risorse a livello pubblico per prevenire e curare il disagio psichico, perché la salute mentale è una priorità sociale, non un lusso. Dopo anni trascorsi a lavorare nel sistema pubblico, mi sono reso conto delle limitazioni strutturali che spesso impediscono di offrire la giusta attenzione e dedizione alle persone che soffrono. Per questo ho deciso di creare una mia struttura privata polifunzionale, dove posso dedicarmi pienamente a un approccio integrato e personalizzato, garantendo a ciascun individuo il tempo, l’ascolto e le risorse necessarie per affrontare le proprie difficoltà. È una scelta che risponde al bisogno di colmare le lacune di un sistema che, purtroppo, non sempre riesce a rispondere adeguatamente alla complessità del disagio psichico.
Qual è il messaggio che desideri lasciare al pubblico che parteciperà al tuo spettacolo?
Che voglio a loro bene con quello che ho da offrire. Ho il desidero lasciare al pubblico del Formoso Therapy Show la fiducia che ognuno di noi ha dentro di sé la forza per trasformare le difficoltà in opportunità. Attraverso la musica, il dialogo e l’esperienza condivisa, voglio ricordare che il benessere mentale è un diritto di tutti e che prendersi cura di sé non è mai un atto egoistico, ma un passo fondamentale verso una vita autentica e appagante. Voglio che ogni spettatore esca dallo spettacolo con un senso di leggerezza, consapevolezza e ispirazione, pronto a guardare dentro di sé con coraggio e a vivere con autenticità.
Infine, un invito diretto al pubblico per il 25 gennaio. Perché non possono mancare?
Per vivere con la consapevolezza di aver dedicato a se stessi un’adeguata attenzione all’insegna della tutela della propria salute psicologica. Anche valutando nell’esperienza dello spettacolo se al proprio interno nasce la consapevolezza di dedicarsi una utile psicoterapia.