Scuola e Formazione

Tredicesima edizione della Competizione Italiana di Mediazione: sfida tra le università per il titolo di miglior team di mediazione

Si è ufficialmente aperta la tredicesima edizione della Competizione Italiana di Mediazione (CIM), un evento che coinvolge 100 studenti universitari, suddivisi in 20 squadre, provenienti da 15 università italiane. Gli studenti si sfideranno su tre casi di mediazione, cercando di aggiudicarsi il titolo di miglior team nella risoluzione delle controversie.

La CIM è organizzata dalla Camera Arbitrale di Milano, in collaborazione con alcune delle più prestigiose università italiane, tra cui l’Università degli Studi di Milano, l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e l’Università degli Studi di Milano-Bicocca, che ospitano l’evento. L’iniziativa si propone di stimolare la crescita della cultura della mediazione tra gli studenti, offrendo loro una visibilità concreta sulle tecniche e le dinamiche di una risoluzione alternativa delle controversie, che si sta affermando come uno strumento fondamentale per una giustizia più efficace ed equa.

Il programma dell’evento

L’edizione 2025 della CIM prenderà il via giovedì 13 febbraio, con un convegno d’apertura che si terrà presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca, dalle 16:00 alle 18:00. Il 14 febbraio, dalle 9:30 alle 17:30, l’Università degli Studi di Milano ospiterà le gare vere e proprie, con le simulazioni delle udienze di mediazione, alle quali sarà possibile assistere. La manifestazione si concluderà sabato 15 febbraio con la proclamazione dei vincitori, che avverrà alle 10:30 presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore.

Un’opportunità di crescita per i futuri mediatori

Stefano Azzali, Direttore Generale della Camera Arbitrale di Milano, ha sottolineato l’importanza di questa competizione per la crescita dei giovani studenti e per la diffusione della cultura della mediazione. “Il nostro obiettivo è diffondere anche a livello universitario la cultura della mediazione, come strumento di risoluzione alternativa delle controversie”, ha dichiarato Azzali. “La Competizione Italiana di Mediazione stimola le vocazioni degli studenti e li indirizza a coltivare le competenze per diventare futuri mediatori. Non basta solo una buona conoscenza del diritto: chi opera in una mediazione deve acquisire capacità di ascolto, doti comunicative e di negoziazione. La mediazione se fatta bene, fa bene alla giustizia, all’economia e alla società.”

Le università partecipanti

Le 15 università italiane coinvolte in questa edizione della CIM sono: Università degli Studi di Milano, Università degli Studi di Milano-Bicocca, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Università degli Studi di Bergamo, Università degli Studi di Brescia, Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, Università di Torino, Università degli Studi di Firenze, Università del Salento, Università degli Studi Bari Aldo Moro, Università di Urbino Carlo Bo, Università degli Studi di Ferrara, Università Mediterranea di Reggio Calabria, Università di Perugia e Università Luiss Guido Carli.

La gara di mediazione

La CIM si articola in una competizione tra squadre di studenti che, attraverso simulazioni di contenziosi legali, devono mettere in pratica le loro abilità di comunicazione, negoziazione e problem solving per risolvere le controversie. Ogni università può schierare una o due squadre, ciascuna composta da 2 a 6 studenti, che si sfidano in un ambiente altamente competitivo davanti a una giuria di esperti mediatori professionisti. Durante gli incontri, alcuni membri delle squadre rivestiranno il ruolo di avvocato difensore, mentre altri vestiranno i panni delle parti coinvolte nella controversia. Il compito di ciascuna squadra sarà quello di utilizzare al meglio le tecniche di negoziazione apprese nel corso degli studi universitari, cercando di raggiungere un accordo favorevole per le proprie parti.

Ogni simulazione di mediazione sarà valutata da una giuria di mediatori professionisti, che giudicheranno le squadre in base a criteri di efficacia nelle capacità di negoziazione e comunicazione. La valutazione culminerà con la proclamazione del team vincitore, che si terrà sabato 15 febbraio.

I casi di mediazione

I tre casi oggetto della competizione 2025 riguardano tematiche attuali e stimolanti. Il primo caso esplora una controversia tra musicisti, il secondo coinvolge un’associazione ambientalista e il sindaco di un Comune, alle prese con il destino di una piazza, mentre il terzo riguarda una disputa tra due imprese a causa di un inquinamento acustico imprevisto e molto fastidioso.

Il vincitore della competizione

La squadra che dimostrerà le migliori doti di collaborazione, comunicazione e negoziazione sarà premiata con il titolo di “Migliore team di mediazione”. In palio non c’è solo il prestigio, ma anche la possibilità di emergere come futuro mediatore, un ruolo sempre più richiesto nella risoluzione di controversie legali di diversa natura.

Albo d’oro delle edizioni passate

Nel corso delle edizioni precedenti, le università vincitrici sono state: Bologna (2013), Trento (2014 e 2015), Sassari (2016), Bergamo (2017), Milano (Università degli Studi, 2018 e 2019), Torino (2021, edizione online), Milano (Università degli Studi, 2022), Luiss (2023) e Ferrara (2024).