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Conoscere il controllo magnetoscopico e le sue applicazioni

Nelle industrie che utilizzano componenti meccaniche, assume un ruolo fondamentale il cosiddetto controllo magnetoscopico (magnetoscopia o controllo magnetico) che è un tipo di controllo non distruttivo, ovvero un particolare metodo di analisi delle componenti meccaniche volto all’individuazione di difetti nelle stesse.

Si andranno pertanto a definire le caratteristiche di questa metodologia che coinvolge sempre più settori, soffermandosi sulla sua realizzazione e gli strumenti che coinvolge.

COME SI EFFETTUA UN CONTROLLO MAGNETOSCOPICO?

Lo strumento che all’atto pratico effettua la magnetoscopia è chiamato magnetoscopio. Il suo scopo è quello di investire il componente ferromagnetico che si vuole analizzare con un campo magnetico le cui linee di forza verranno alterate dalla presenza di discontinuità sulla superficie (o anche poco al di sotto). Questa alterazione appena citata andrà a deviare la limatura di ferro precedentemente cosparsa sull’oggetto in corrispondenza del difetto, così che venga segnalata visivamente la sua presenza.

Risulta fondamentale che il magnetoscopio applichi il campo in modo tale che le sue linee di forza siano multidirezionali, perché qualora fossero disposte lungo una sola direzione, se il difetto sull’oggetto fosse ad esempio un taglio parallelo alla direzione delle linee di campo, non si verificherebbe alcuna modifica di quest’ultime e la limatura non si sposterebbe, rendendo l’identificazione del difetto impossibile.

TIPOLOGIE DI POLVERI MAGNETICHE: QUALI USARE?

Come accennato in precedenza, la polvere magnetica (limatura di ferro) è parte attiva del processo di magnetoscopia. In commercio si possono trovare polveri magnetiche secche che sono tendenzialmente le più economiche ma presentano l’inconveniente di potersi incanalare in punti senza difetti del componente che si sta analizzando solo perché, ad esempio, questo ha una forma particolare e per gravità la limatura si va a disporre in uno specifico punto.

Le polveri magnetiche diluite sono pertanto preferibili perché si dispongono in maniera omogenea sulla superficie dell’oggetto e possono anche essere fluorescenti: questo rappresenta un vantaggio in quanto, al momento dell’analisi, si può ricorrere ad una lampada di Wood i cui raggi ultravioletti mettono in risalto la fluorescenza e quindi la limatura diluita accumulatasi in un punto difettoso.

MAGNETOSCOPI PER OGNI SETTORE INDUSTRIALE

I magnetoscopi utilizzati sono i più svariati e le loro caratteristiche variano molto a seconda del produttore e del loro utilizzo in campo industriale. Si riportano come esempio significativo i bancali per controllo magnetoscopico presenti sul sito www.deltaflux.it che si diversificano per:

 

  • magnetizzazione (circolare o longitudinale) che può avvenire per passaggio di corrente direttamente attraverso il pezzo ferromagnetico oppure sfruttando una bobina a più spire che induca in campo.
  • Alimentazione che a seconda delle esigenze può erogare corrente continua o alternata con potenze che variano.
  • Strutture che vanno da una realizzazione del bancale in alluminio modulare per le applicazioni più leggere a una realizzazione in acciaio che conferisce robustezza e solidità al sistema.

Essendo molti i gradi di libertà dei magnetoscopi, si può facilmente dedurre che anche i settori coinvolti da questo tema siano molteplici: si parte infatti dal settore areonautico per poi passare al settore ferroviario e automotive. Ad ogni categoria corrisponde il suo tipo ideale di bancale. Volendo fare un esempio, nel caso del settore ferroviario, il bancale deve avere una struttura tale da permettere l’analisi di componenti meccaniche tipiche del settore come assili, pistoni o sale montate. Ci sono anche tipologie di magnetoscopio che possono essere usate nel settore energetico, sempre più presente nell’industria moderna. Questo è il caso di bancali progettati “ad hoc” per gli impianti eolici, sfruttati per la ricerca di difetti nella realizzazione di pignoni eolici e turbine.

Quindi come appena visto, la produzione industriale di componenti meccaniche è strettamente legata alla verifica delle stesse e pertanto non può prescindere dal controllo magnetoscopico che necessita di essere conosciuto e approfondito in modo da essere in grado di capire di quale particolare bancale si ha bisogno, per poi essere in grado di usarlo correttamente in una specifica industria.