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Matteo Rossi morto durante un’escursione a Cittiglio

Matteo Rossi morto durante un’escursione a Cittiglio. Doveva essere una giornata di relax ma è finita in tragedia. Fatale una distrazione per scattare una foto, la perdita d’equilibrio e un salto di oltre 15 metri nel fondo della gola scavata dal fiume.

Matteo Rossi di Travedona Monate, 22 anni, è morto così. Il suo corpo è stato raggiunto privo di vita dagli specialisti del soccorso in forra del soccorso alpino di Varese e dai Saf dei vigili del fuoco. Una fatalità, secondo i Carabinieri della compagnia di Luino chiamati non appena è scattato l’allarme a Cittiglio, paese a poca distanza dal Lago Maggiore in una località molto frequentata dai turisti per via di alcune suggestive cascate formate dal salto d’acqua del torrente San Giulio. Matteo era arrivato a Cittiglio per un’escursione in compagnia di un amico.

La zona della caduta è tra la seconda e la terza cascata del fiume. Il tratto roccioso è difficilmente raggiungibile e segnalato con cartelli posizionati dal Comune per avvertire della pericolosità, in una zona già in passato teatro di cadute e interventi di recupero.

Matteo si sarebbe sporto in un punto panoramico per riprendere l’orrido scavato nella roccia e ha perso l’equilibrio. L’allarme al 112 ha portato sul posto gli operatori del soccorso alpino a bordo dell’eliambulanza partita da Milano e diverse unità dei vigili del fuoco imbarcate su di un secondo velivolo del reparto volo Lombardia. Per via della intensa vegetazione il punto della caduta non è stato subito identificato e si sperava che il ragazzo fosse riuscito a salvarsi. Solo dopo accurate ricerche è stato individuato il corpo che affiorava dall’acqua. Il recupero del cadavere è stato difficoltoso e la salma portata su disposizione della procura della repubblica di Varese all’obitorio dell’ospedale di Circolo.