Cultura e Società

Conoscere Milano attraverso il percorso dei Segreti

I segreti di Milano, una città tutta da conoscere. Sono quelli nascosti nel centro città presso l’Archivio Storico e del Sepolcreto della Ca’ Granda. E’ tra gli ospedali italiani più antichi. La sua eredità si può ammirare nel Policlinico.

Milano Segreti: itinerario speciale

Gruppo MilanoCard ha lanciato “Ar.Se – Il Percorso dei Segreti” aprendo al pubblico milanese ambienti ricchi di arte e di storia. Il salone dell’Archivio è dominato dalla volta seicentesca opera di Paolo Antonio de’ Maestri detto il Volpino. Qui si trovano antichi documenti e pergamene. C’è ad esempio l’atto di fondazione dell’ospedale. Esso arreca la firma del Duca Francesco Sforza. E poi ancora epistole di Giacomo Leopardi e di Napoleone. La sala era conosciuta come “Capitolo d’Estate”. Ha ospitato per due secoli le riunioni del consiglio dell’amministrazione ospedaliera.

Segreti: il percorso

Al di sotto della Cripta della chiesa della Beata Vergine Annunciata, c’è il Sepolcreto. Qui sono custoditi i resti di ben 150 mila pazienti morti nel XVII secolo. Basti pensare che ci sono anche le spoglie dei caduti delle Cinque Giornate di Milano. Sono giunte qui dopo l’Unità d’Italia. Marco Giachetti si è detto “felice” di dare l’avvio “a questo percorso museale”. Il presidente del Policlinico ha posto tra le sue priorità “la volontà di realizzare questo percorso, per permettere a tutti i cittadini di scoprire i tesori nascosti della Ca’ Granda, il suo patrimonio storico e artistico”. L’obiettivo è “di far rinnamorare i cittadini milanesi, ma non solo, del loro ospedale”.

Segreti: il programma

Il nuovo itinerario è visitabile tutti i giorni pomeriggio e sera. Da febbraio sono previsti numerosi eventi in collaborazione con Neiade. Il Milano Tours consente di viaggiare nel passato del vecchio Spedale di Poveri. Non mancheranno incontri virtuali con i protagonisti misteriosi della Galleria dei Benefattori. E poi la collezione di ritratti che di solito non sono visibili al pubblico. Queste opere sono state commissionate dall’Ospedale dal 1602 ad oggi. Ricordano coloro che ne hanno sostenuto le attività con estrema generosità.  Nella pinacoteca ci sono autori come Francesco Hayes, Salomon Adler, Giovanni Segantini, Giacomo Ceruti detto il Pitocchetto. E ancora Gaetano Previati, Carlo Carrà, Massimo Campigli ed Emilio Tadini.