Epilessia del bambino: convegni a Milano
Epilessia del bambino. Sarà il tema trattato in una serie di convegni a Milano tra il mese di febbraio e di marzo. Le iniziative sono promosse dall’associazione onlus ELO Epilessia Lombardia di Milano.
Giornata internazionale dell’epilessia
ELO ha organizzato una serie di incontri con la collaborazione della Lice Regionale e degli specialisti di alcuni ospedali milanesi. I convegni sono stati promossi in occasione della Giornata internazionale dell’epilessia.
Il 12 febbraio scorso si è parlato di “Gravidanza ed epilessia”. Il prossimo convegno tratterà di “Epilessia del Bambino”. Appuntamento il 24 febbraio 2018 dalle ore 9 alle 12.30 presso l’Aula Magna dell’Ospedale dei Bambini “Vittore Buzzi” in via Lodovico Castelvetro 32.
“Sarà un’occasione unica per approfondire un tema importante e promuovere il confronto tra genitori e familiari di bambini con epilessia e medici specialisti” spiegano dall’associazione onlus. Il programma completo si trova sul sito epilessialombardia.org o sulla pagina ufficiale facebook. Per confermare la partecipazione e l’eventuale numero di accompagnatori, è sufficiente invia un’email ad info@epilessialombardia.org o telefonare al numero 02 76000850/02 89828010.
Epilessia del bambino
Le manifestazioni della malattia differiscono in base a quanto è vasto il focolaio e della sua posizione nell’architettura cerebrale. Ad esempio, se è coinvolta la zona del cervello che comanda i movimenti della mano destra, la crisi sarà caratterizzata da movimenti anomali e involontari della mano.
Se invece le scariche elettriche sono generalizzate, cioè interessano tutto il cervello, si avranno le crisi in cui il paziente perde conoscenza, cade a terra, si irrigidisce. Gli arti si muovono a scatti. Sono le cosiddette crisi tonico-cloniche. Esse hanno una durata di 2-3 minuti al massimo.
Le forme più gravi, con crisi intense e frequenti, spesso resistenti ai farmaci, sono invece invalidanti. Infatti esse riducono la possibilità di una vita totalmente normale. Queste forme, inoltre, possono associarsi ad un ritardo nello sviluppo cognitivo e motorio del bambino. Questo perché fanno diminuire la capacità di concentrazione e di attenzione.