Scuole di Milano tra ampliamenti ed adeguamenti
Le scuole di via Crespi, via Catone, via Scialoia/Trevi e via Pizzigoni concorreranno per i contributi statali finalizzati all’edilizia scolastica. Un investimento importante per Milano. Le risorse verranno distribuite alle Regioni. Da qui saranno ripartite sulla base delle richieste pervenute. Le scuole in questione sono state individuate dalla Giunta Sala. Palazzo Marino ha approvato una delibera in cui si autorizza la presentazione della domanda di partecipazione all’Avviso Regionale per la raccolta del fabbisogno di interventi di edilizia scolastica.
Scuole di Milano: gli interventi
I fondi saranno mirati agli interventi di adeguamento o miglioramento sismico e alle opere di nuova costruzione o di ampliamento. I lavori finalizzati all’ottenimento del certificato di agibilità o all’adeguamento alla normativa antincendio verranno destinati a strutture che sono già adeguate dal punto di vista sismico.
Milano è zona poco sismica. Così l’amministrazione comunale ha selezionato una serie di plessi scolastici. Per via Crespi 40 è stato già approvato un progetto di risanamento conservativo e consolidamento statico. In via Catone 24 si prevede la demolizione dell’edificio con la realizzazione di una nuova scuola secondaria di 1° grado. Nell’edificio di via Scialoia/via Trevi verranno realizzati interventi di bonifica, demolizione e ricostruzione per tutte le scuole del plesso. In via Pizzigoni 9 il progetto comprende la demolizione dell’edificio con la realizzazione di una nuova scuola secondaria di 1° grado. I progetti complessivamente ammontano a oltre 98 milioni di euro che saranno finanziati in parte con il contributo che arriverà dalla Regione, in parte con risorse comunali, con la possibilità di richiedere eventuali quote di finanziamento attraverso gli incentivi per l’efficientamento energetico.
La strategia per le scuole milanesi
“Puntiamo ad intercettare più risorse possibili” spiega l’assessore all’Educazione e Istruzione Laura Galimberti. L’obiettivo è “rinnovare e migliorare il patrimonio dell’edilizia scolastica cittadina. Un patrimonio che per una larga parte non deve essere ‘rattoppato’, ma demolito e ricostruito per essere all’altezza degli standard qualitativi che ci aspettiamo dalle nostre scuole. Le risorse messe a disposizione in questi anni dal Governo serviranno proprio a questo, alle nuove costruzioni. Oltre che a garantire la realizzazione di opere fondamentali per la sicurezza dei bambini. Il Comune sta investendo molto per questo obiettivo, ci auguriamo arrivino anche questi nuovi fondi”.