Viaggi e Turismo

Tassa di soggiorno a Milano: boom di incassi per palazzo Marino

La Tassa di soggiorno a Milano è un vero toccasana per le casse comunali. Infatti le strutture sono triplicate in quattro anni. E i visitatori in continua crescita. Solo la tassa di soggiorno ha portato a palazzo Marino, nel 2018, ben 48 milioni di euro. Il tesoretto è destinato a lievitare a quota 54 milioni nel 2019.

Palazzo Marino ha appena pubblicato i nuovi dati sugli alloggi turistici in città. A Milano il turismo è anche e soprattutto business. Lo dimostra la progressione del numero delle strutture ricettive. Dalle 1.008 accreditate nel 2014, si è passati alle 1.353 nel 2015, alle 2.113 nel 2016, fino alle 3.642 nel 2018. 2.096 case-vacanza non imprenditoriali, 586 imprenditoriali, 225 foresterie lombarde, 168 bed and breakfast, 144 hotel a 4 stelle, 129 hotel a 3 stelle, 65 hotel a 1 stella, 62 hotel 2 stelle, 48 case per ferie, 32 ostelli, 23 hotel 5 stelle, 20 residenze turistico-alberghiere 4 stelle 13 residenze turistico-alberghiere 3 stelle, 9 residenze turistico alberghiere a 2 stelle e due campeggi-aree di sosta.

Andamento simile per la tassa di soggiorno: nel 2014 i paganti erano più di otto milioni, mentre gli esenti erano oltre un milione e duecentomila (nella categoria rientrano i minori, i giovani fino a trenta anni che pernottano negli ostelli per la gioventù, i familiari di pazienti ricoverati negli ospedali cittadini, gli studenti universitari che alloggiano in strutture, in pensionati o residenze universitarie, le persone con disabilità ). Nel 2018 i paganti sono stati più di undici milioni, gli esenti circa due milioni.

“I dati sull’imposta di soggiorno – spiega l’assessore al Turismo e sport Roberta Guaineri – confermano la crescita turistica e la reputazione di Milano, che si afferma come meta internazionale sempre più attrattiva, con prospettive di maggiore incremento. A questo proposito lavoriamo con aziende di telefonia e carte di credito per aumentare la quantità e la qualità dei dati a uso interno e quindi per avere un’analisi sempre più ampia e dettagliata dei flussi turistici. Si tratta di dati fondamentali per sviluppare le politiche di promozione e accoglienza turistica”.