Milano Linate chiude dal 27 luglio al 26 ottobre
Armando Brunini, amministratore delegato di Sea, precisa che si tratta di un evento “che succede una, al massimo due volte nella vita” di chi lavora in un aeroporto. Milano Linate chiude per tre mesi. E’ in programma il rifacimento della pista. Da qui il maxi trasloco per tre mesi (27 luglio-26 ottobre) di aerei, personale e indotto a Malpensa.
In Sea, l’azienda che gestisce i due scali, sono impegnati per rendere il trasloco il più fluido possibile e con il minor numero di disagi. Come ci arriveranno a Malpensa non solo i passeggeri previsti sin dal principio, ma anche i 25 mila in più ogni giorno “dirottati” per la chiusura di Linate? Seguendo la campagna di informazione della società che gestisce i due aeroporti, a partire dal presentarsi con largo anticipo al check-in. Poi muovendosi da e per lo scalo in modo agevole. In Sea da tempo puntano sui treni, in particolare su quel Malpensa Express che per l’ad Brunini “funziona bene”.
Trenord ritiene che sia sufficiente raddoppiare i posti su quelle già programmate (146) “con un aumento della capacità del 47%”. Un’offerta non definitiva, sostengono in Trenord, perché “il servizio sarà sottoposto a un continuo monitoraggio”. L’aumento delle frequenze non viene escluso e riguarderebbe Cadorna. I posti messi a disposizione ogni giorno sul Malpensa Express passeranno (piano di Trenord) da 39 mila a 57.500.
Milano Linate chiude per 3 mesi: le contromisure
Una volta a Malpensa migliaia i viaggiatori dovranno poi vedersela con il controllo dei passaporti. Qui la competenza — al netto degli e-gate — spetta alle forze dell’ordine che dovranno prevedere un investimento maggiore. Saranno all’incirca un terzo del flusso che di solito transita su Linate e che quindi per tre mesi convergerà su Malpensa (parte e arriva dal Regno Unito). Quanto agli imbarchi l’ad di Sea aggiunge che in quel periodo saranno messi a disposizione dei vettori 6 gate attualmente inutilizzati e che si sta “lavorando per una formazione del personale di Linate che andrà Malpensa”.
Altro tema è l’aggregazione con Sacbo, il gestore dell’aeroporto di Orio al Serio di cui Sea detiene il 30%. Un’eventuale integrazione “credo che possa avere senso: se i soci dovessero scegliere in questo senso, noi saremmo pronti a lavorarci” visto che “si tratta di tre scali che hanno una propria vocazione e possono coesistere, ciascuno con la propria finalità ben definita”.