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A Milano arriva il treno anti covid-19

Il treno anti covid-19 è già attivo a Ningbo, città cinese di 8 milioni di abitanti nello Zhejiang e a Xi’An, capoluogo dell’area di Shaanxi, 12 milioni di residenti. Ma anche a Da Nang in Vietnam, in Turkmenistan e in Nigeria. In Italia è stato presentato in anteprima al Comune di Milano. Il treno anti Covid-19 è stato progettato dal gruppo svizzero Intamin Transportation, con sede a Wollerau.

Il treno consente di evitare lunghe code di passeggeri davanti alle due porte di ogni vagone per superare l’esame del termoscanner. Questo perché è munito di sensori collocati su ogni sedile per rilevare la temperatura corporea. Pertanto se supera i 37,5 gradi scatta l’allarme e il treno non parte. Il coprogettista è Fernando De Simone, rappresentante in Italia dell’azienda svizzera, specializzata nella progettazione e produzione di attrezzature per il trasporto urbano.

Il sistema era stato concepito per risparmiare su costi di gestione, manutenzione e di energia elettrica. Infatti consentiva l’agganciamento o lo sganciamento di carrozze in base al flusso dei passeggeri. Poi è arrivato l’adeguamento all’emergenza covid-19.

Il treno è composto da carrozze con cabine totalmente separate le une dalle altre che hanno otto posti l’una collocati sui due lati, a una distanza di tre metri. I sedili sono separati da pareti in plexiglass. Ciascuno è dotato di un aspiratore che filtra l’aria e la depura ma anche di sensori che oltre ad analizzare i dati, per trasmetterli alla centrale operativa, rilevano la temperatura corporea di ogni passeggero. L’allarme, se viene rilevata una temperatura alta, scatta in stazione, bloccando la partenza del treno.

Il convoglio con dieci carrozze può trasportare al massimo ottanta persone, a differenza di un treno normale. Ma è possibile fare partire un treno al minuto. A differenza di un treno non attrezzato per l’emergenza sanitaria riesce a controllare tutte le persone. Ciascuna cabina è dotata di un proprio ingresso e questo evita anche lunghe file di passeggeri e di conseguenza l’accumularsi di ritardi. Può essere installato sia sulla linea di una metro sia su quelle ferroviarie e al Comune di Milano è stato proposto per tutti i collegamenti su rotaia.