Cultura e Società

Va in porto il progetto per il nuovo Museo della Resistenza a Milano

Come richiesto dalle associazioni dei partigiani e degli ex deportati, il nuovo Museo della Resistenza non si farà alla Casa della Memoria di via Confalonieri, ma di fianco alla Fondazione Feltrinelli, nell’area verde tra i viali Montello, Crispi, Bastioni di Porta Volta, piazza Baiamonti. La giunta Sala ha approvato le linee di indirizzo per la sottoscrizione di un protocollo d’intesa tra il Comune e il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali che definisce gli impegni delle parti per la sua realizzazione ai Bastioni di Porta Volta.

Il museo, come era stato preannunciato, avrà sede nel nuovo edificio “gemello” della Fondazione Feltrinelli firmato dallo studio Herzog & De Meuron, previsto nell’ambito del Piano Integrato di Intervento fatto per quelle aree. “Si compie un altro importante passo verso la realizzazione del Museo Nazionale della Resistenza a Milano. Le risorse già assegnate, 14 milioni di euro che si aggiungono ai due milioni e mezzo già stanziati per la Casa della memoria, possono ora essere pienamente utilizzate per edificare un luogo di alto valore simbolico, curato con scientificità storica e dove i giovani e le future generazioni possano avere memoria della lotta di Liberazione. I nostri padri e le nostre madri hanno dato la giovinezza, se non addirittura la vita, per la loro e la nostra libertà. È importante non dimenticarlo e non dare per scontato ciò di cui oggi godiamo: poter esprimere le nostre opinioni, scegliere chi ci governa, associarci in organizzazioni libere, non vivere nella menzogna e nella paura”. Così il ministro per i Beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini commenta il via libera della giunta di Milano.

Soddisfatto il presidente di Anpi provinciale Milano, Roberto Cenati, protagonista di tanti confronti con il Comune per ottenere una sede “adatta” al grande museo che Milano attende da anni. “Siamo molto soddisfatti di vedere andare avanti le procedure per questo museo che aspettiamo da tanto tempo. Contenti anche che le nostre osservazioni siano state accolte. Una scelta preannunciata dal ministro Franceschini a Palazzo Marino. Per noi è un risultato di grande importanza che accoglie le battaglie condotte dall’Anpi affinché la memoria del sacrificio dei combattenti per la Libertà abbia finalmente una casa dove possa essere attivamente conservata e trasmessa in particolare alle giovani generazioni”. Il via libera arriva proprio nel primo anniversario della morte di Piero Scaramucci, esponente dell’Anpi che tanto si era impegnato per trovare una sede al museo alternativa a via Confalonieri.

L’Amministrazione si è fatta carico delle spese per la revisione del progetto preliminare mentre, come previsto da convenzione, l’operatore in capo al Piano Integrato, Coima, finanzierà la progettazione definitiva ed esecutiva.

La realizzazione del museo sarà finanziata con risorse appositamente assegnate al Ministero per circa 14 milioni di euro. Il Ministero sarà anche stazione appaltante e controllore delle spese, coordinerà e supervisionerà la realizzazione del progetto, che comprende ulteriori opere pubbliche quali marciapiedi, spazi a verde, spazi pubblici e manutenzione dei caselli daziari, l’allestimento del museo e lo sviluppo dei contenuti.

Il Comune da un lato metterà a disposizione il terreno già bonificato per la costruzione dell’edificio, che una volta ultimato rientrerà nella sua proprietà esclusiva, dall’altro si impegna a consegnare al Ministero la progettazione definitiva ed esecutiva realizzata da Coima in tempo utile per poter avviare le procedure d’appalto entro un anno e affidare i lavori entro il 31 dicembre 2021. Il Comune inoltre stipulerà gli accordi necessari alla presa in carico dei patrimoni documentari e dei beni, digitali e non, che costituiranno il museo e coopererà nella definizione dei contenuti e delle soluzioni di allestimento insieme al Comitato di supervisione della progettazione, che verrà costituito con successivi accordi . La gestione del museo infine sarà affidata a un apposito soggetto giuridico da costituirsi tra l’Amministrazione, il MIBACT e altri soggetti pubblici.