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Quali sono i vini stranieri da provare almeno una volta?

In fatto di vino noi Italiani sappiamo dire la nostra, questo è poco ma sicuro. Non tutti si ricordano che l’Italia non è altro che il più grande produttore di vino mondo, con volumi che superano anche la tanto chiacchierata Francia.

All’interno di questo articolo cercheremo di provare ad elencare quali sono i migliori vini stranieri da tenere in una cantinetta vini per la giusta occasione, così da incentivare chiunque a sperimentare le bontà che possono essere assaggiate in giro per il mondo.

All’interno di questo articolo parleremo de i migliori cava spagnoli, di vini francesi, di vini australiani, di vini libanesi, sudafricani e molto altro ancora.

Prendete il vostro bicchiere preferito e accompagnateci in questo veloce viaggio all’interno dei vini di tutto il mondo.

Vini europei

Partiamo dai nostri vicini Francesi. I vini francesi sono vini che anche in Italia, in un modo o nell’altro, conosciamo poiché diversi vitigni sono anche da noi condivisi.
I gusti sono diversi perché i vigneti tendono da essere meno assolati, cosa che porta a bouquet più freschi, profumati e leggeri. Il più conosciuto dei vini francesi è sicuramente lo champagne ma esso non è altro che la punta dell’iceberg di una delle più importanti nazioni produttrici al mondo.

Parliamo velocemente della Spagna invece che nel corso degli ultimi anni molto si è fatta conoscere per i vini cava, ovvero le bollicine iberiche. Oltre a questo genere di etichette in realtà la regione della siesta ha regalato al mondo etichette molto interessanti come il Moro Cion o il Fino Andaluso, Quest’ultimo, ad esempio, è un vino molto alcolico esistente in almeno 7 tipologie diverse che rappresenta un mondo tutto a sé, con immane sorpresa di chi lo assaggi per la prima volta. Non mancano nomi come Priorat, Verdejo o Rioja a completare questa corna di etichette che non hanno davvero nulla da invidiare ai nomi noti del nostro paese.

Sempre rimanendo in Europa sarebbe un peccato non parlare rapidamente dei vini tedeschi. La Germania è sicuramente una regione maggiormente conosciuta per le produzioni a base di luppolo ma, nel corso dei decenni, è riuscita a tirare fuori anche dei vini molto interessanti che si meritano qualche chiacchiera specializzata. Alcuni Riesling, come il “La Roche”, non hanno assolutamente niente da invidiare a quanto è possibile trovare sulle tavole dei ristoranti di alto livello; altri grappoli popolari nella nazione sono il Pinot Noir (conosciuto con il nome di Spatburgunder) o il Gewurztraminer, di livello medio alto a dispetto da quanto dicano diversi sedicenti esperti di vino italiano.

E fuori dall’Europa?

Fuori dall’Europa la situazione è molto più interessante di quanto si possa normalmente pensare. L’Australia, ad esempio, con i suoi 13 milioni di ettolitri di vino prodotti è un produttore interessante, che abbina ottima qualità a costi accessibili. Tra le uve più popolari troviamo Riesling, Semillon o Syrah, con etichette come Clarendon Hills Astralis Shiraz, Glaetzer Amor-Ra Shiraz o Penfolds Bin 407 Cabernet Sauvignon.

Volendo puntare sull’esotico è difficile non nominare gli Chateau Kefraya o Ksara, vini tipici libanesi che hanno ottenuto un certo richiamo a livello internazionale. Parlando di uve nere è molto facile puntare anche su grappoli come Cinsault, Grenache, Merlot, Carignan o Alicante mentre tra i bianchi troviamo il Sémillon, il Sauvignon o l’Ugni Blanc.

Una nazione la cui produzione vinicola è invece abbastanza nota è il Sudafrica. I vini sudafricani sono recentemente diventati molto popolari anche sui mercati esteri e per ora fanno ancora pagare poco il loro essere “quasi” francesi. Una particolarità della loro produzione è l’utilizzo di grappoli di Pinotage, un vitigno locale derivante da un incrocio tra Cinsaut e Pinot Nero.

Dulcis in fundo andiamo ai confini del mondo parlando rapidamente dell’Argentina, nazione con un’interessante produzione vinicola. Il vino più iconico della nazione è il Malbec, un rosso molto interessante che non ha niente da invidiare ai più noti Merlot o Syrah. Interessanti anche i bianchi, prodotti con vitigni di Chenin Blanc, Moscatel Alejandria, Sèmillon e Torrontés.