Scienza e Tecnologia

A Milano si lavora per creare la prima rete di comunicazione quantistica

Innovazione e ricerca. È stato firmato l’accordo di collaborazione tra Politecnico di Milano, Regione Lombardia, Aria, Intesa Sanpaolo e il I° Reggimento Trasmissioni dell’Esercito. È la base per la nascita di una rete di comunicazione quantistica a Milano. L’obiettivo principale della collaborazione è dotare Milano, prima città al mondo, di una rete ultrasicura post-quantum cioè sicura anche dopo l’avvento dei quantum computer. sulla quale sperimentare le più avanzate tecnologie per la trasmissione di dati e la cyber-sicurezza. L’accordo firmato alla presenza di Ferruccio Resta, rettore del Politecnico di Milano e dell’assessore per l’Istruzione, Università, Ricerca, Innovazione e Semplificazione di Regione Lombardia. Con loro il colonnello Valerio Golino comandante del 1° Reggimento Trasmissioni dell’Esercito Italiano e Lorenzo Gubian, direttore generale, Aria spa. Ha sottoscritto anche Fabio Ugoste, responsabile Direzione centrale cybersecurity and business continuity management di Intesa Sanpaolo.

“Puntiamo a essere entro i prossimi tre anni tra le prime regioni in Europa nel campo della cyber-sicurezza”. Lo ha detto l’assessore all’Innovazione e Ricerca di Regione Lombardia. “Con questo progetto – ha proseguito – parliamo di un’infrastruttura sicura e veloce per la trasmissione e la condivisione di dati. Avrà sicuramente applicazioni dirompenti anche in termini di cybersicurezza”. “Sono sempre più frequenti infatti – ha sottolineato – gli attacchi hacker sia alle istituzioni sia al mondo produttivo. Investire in strumenti che possano mettere il territorio nelle condizioni migliori per tutelarsi è quindi una nostra priorità”. “Con questo accordo – ha concluso – sarà così possibile sviluppare e sperimentare le più avanzate tecnologie di sicurezza. Queste potranno essere utilizzate in particolare per applicazioni di trasferimento dati in ambito finanziario, amministrativo, sanitario e di intelligence”.

Questa è la tappa intermedia di un percorso nato nel marzo dello scorso anno con la firma di un accordo fra la Regione Lombardia e il Politecnico di Milano. Sulla base di una misura per la ripresa economica post-Covid, le due istituzioni si impegnavano a realizzare, in co-finanziamento, una rete per lo scambio di ‘chiavi quantistiche’ basata sui 5 nodi. Questi ultimi dovevano essere disposti nel tessuto urbano di Milano ed utilizzati come canale di comunicazioni delle fibre ottiche già installate in città. Dopo le sperimentazione di trasmissioni quantistiche degli scorsi anni, questa è la prima volta che viene realizzata una vera e propria rete di comunicazione quantistica. Non si tratta in questo caso, di una trasmissione punto-a-punto.

Tre dei cinque nodi della rete verranno fisicamente collocati nella sede in tre prestigiose realtà di Milano, che rappresentano ciascuna un campo di applicazione prioritario per la sicurezza dei dati: Intesa Sanpaolo, Caserma Santa Barbara sede del 1° Reggimento Trasmissioni dell’Esercito e l’Agenzia Regionale per l’Innovazione e gli Acquisti (Aria) della Regione Lombardia. Gli altri due nodi saranno collocati nei due Campus cittadini del Politecnico di Milano, Leonardo e Bovisa.

Questo Accordo rientra nel ‘Programma degli interventi per la ripresa economica: sviluppo di nuovi accordi di collaborazione con le università per la ricerca, l’innovazione e il trasferimento tecnologico’ di Regione Lombardia. L’intesa prevede accordi di collaborazione con gli enti pubblici afferenti al sistema universitario lombardo. Tra loro sette università pubbliche e un Istituto universitario di studi superiori.

“La rete Poliqi e i nodi quantistici innovativi sono stati progettati dal Politecnico di Milano (che ha già depositato due brevetti a protezione della stessa) e saranno realizzati in collaborazione con partner tecnologici nazionali, molti dei quali con sede in Lombardia”. L’ha precisato Mario Martinelli, ordinario di Comunicazioni Ottiche al Politecnico di Milano e responsabile scientifico del progetto. “Questa – ha concluso – è la risposta concreta all’innalzamento dei livelli di minaccia ai dati sensibili che stanno avvenendo in tutti i settori strategici dell’economia e della società. Le sperimentazioni post-quantum che saranno rese possibili dalla collaborazione dei tre partner dell’accordo, tracceranno la strada per l’innalzamento della sicurezza digitale di tutta Italia”.