Milano una città da derby: il 4 aprile sfida tra le due tifoserie
Milano una città da derby speciali. La stracittadina è qualcosa in più per i milanesi, è un fatto di costume, un evento. Va quindi oltre lo sport e arriva negli uffici, nelle fabbriche. Tutti ne parlano anche animatamente. Finito il derby si pensa già al successivo. Si scontrano due mondi: quello nerazzurro e quello rossonero. Per anni è stato il derby tra imprenditori: Moratti e Berlusconi. Ora è la stracittadina dei cinesi, segno che i tempi cambiano. Il derby infatti riflette a specchio Milano.
Milano una città da derby: la storia
A Milano sono sempre aperte le scommesse. Nei bar, nelle scuole, ovunque. Anche sul web alla ricerca del bookmakers bonus primo versamento per amplificare la vincita. Tutti a pronosticare come finirà il derby. Tante volte la sfida di San Siro ha assegnato titoli importanti. Più volte si è arrivati alla pari, altre con enormi divari. Mai però il derby ha perso il suo valore. I nerazzurri dell’Inter e i rossoneri del Milan scrivono sempre la storia conquistando, perdendo o pareggiando un derby della Madonnina. Chi conosce Milano è al corrente del significato del derby che si richiama alla statua della Madonna Assunta posta sulla sommità del Duomo.
Le due tifoserie
Il derby come scrivevamo ad inizio post è una sfida di costume. Storicamente il tifo per l’Inter era espressione della borghesia. Al contrario quello del Milan era rappresentata dalle classi popolari. I supporter nerazzurri definivano infatti i cugini con il termine casciavìt, in italiano cacciaviti, per indicare l’estrazione operaia dei milanisti. I rossoneri ricambiavano i rivali con la parola baùscia, in italiano sbruffone. Il tifoso nerazzurro andava a San Siro in muturèta, i rossoneri erano i tramvèe. Il divario socio economico finì poi negli anni Sessanta, quelli del boom della metropoli lombarda.
Milan e Inter: il palmarès
L’intera Europa punta i riflettori sulla classica di Milano. La sfida è una delle più note a livello mondiale tant’è che sono tantissime le tv straniere che lo trasmettono. Milan e Inter sono le sole formazioni europee di una medesima città che si sono laureate campioni continentali. Hanno infatti vinto la Coppa dei Campioni/UEFA Champions League. Ma sono state anche campioni del mondo, avendo conquistato sia la Coppa Intercontinentale sia la successiva Coppa del mondo per club FIFA. Il derby di Milano è stato inoltre uno dei pochi in Italia ad aver assegnato trofei ufficiali: Coppa Italia 1976-1977 e Supercoppa italiana 2011.
Milan-Inter derby 2018
Veniamo al presente. Il passato è fatto di grandi campioni, italiani e stranieri, di allenatori che hanno fatto la storia del calcio mondiale. Il presente è il 2018 con l’Inter che punta all’Europa e si affida ad Icardi. Dall’altro lato un Milan operaio guidato dalla vecchia gloria Gattuso. I rossoneri giocano più da gruppo e sono in rimonta sui cugini.
Il derby si recupererà il 4 aprile alle 18:30. Scommesse apertissime su chi vincerà la stracittadina e sarà il favorito per un posto in Champions. La Lega Calcio aveva stabilito che la sfida si tenesse il 4 marzo alle 20:45. Poi è stata rinviata, come le altre gare domenicali del turno, per la morte improvvisa del capitano della Fiorentina Davide Astori.
Incroci per il Milan
Dopo l’eliminazione del Milan dall’Europa League, è stato possibile fissare la data del recupero. Il Milan avrebbe preferito giocare il 25 aprile o il 1 maggio, in giorni festivi per avere più tifosi a San Siro, ma l’Inter ha spinto in altra direzione. Si gioca quindi il 4 aprile alle 18:30. Gli uomini di Gattuso affronteranno quelli di Spalletti tre giorni dopo la trasferta allo Stadium con la Juventus.
La Lega ha applicato il regolamento. Il recupero delle gare saltate va effettuato infatti entro 15 giorni, o nella prima data utile. Per collocare il derby in un’altra data serviva l’accordo di tutte le parti interessate.
I commenti
Le parole dell’amministratore delegato rossonero ai microfoni di Sky Sport sul derby sono state di disappunto. “Avevamo offerto altre date, i nerazzurri hanno rifiutato”. L’amministratore delegato Marco Fassone non è affatto soddisfatto. Il rifiuto della società nerazzurra, come spiegato dallo stesso Fassone, carica di polemiche la sfida.
Il rifiuto della società nerazzurra arriva in conformità al regolamento, che prevede che le gare rinviate debbano essere recuperate entro due settimane, a meno di accordi tra i club interessati o impossibilità legate al calendario. “Siamo davvero molto amareggiati – ha spiegato Fassone -, abbiamo fatto tutto il possibile e abbiamo offerto all’Inter le date del 25 aprile e del 1 maggio per disputare il derby. Abbiamo anche coinvolto Malagò. Sarebbe stato possibile giocare di pomeriggio e fare così in modo che potesse essere disputato un match da 80 mila persone. Spero in ogni caso che i nostri tifosi riempiano San Siro, così come hanno fatto nella gara contro l’Arsenal, perché questo derby merita una cornice di 80 mila spettatori”.