Cellulare alla guida: i falchi di Milano a caccia di tragressori
Cellulare alla guida da bandire ad ogni costo. Nel 2017 sono stati elevati 2700 verbali a Milano. Nel primo trimestre del 2018, invece, hanno già raggiunto quota 1.725. I dati sono destinati a salire. Infatti, la media delle multe contestate dal mese di marzo è di 400 al mese. L’aumento è dettato dal servizio ad un servizio del Comune. I falchi in borghese hanno iniziato qualche mese addietro. Sono nello specifico quattro vigili motociclisti. A bordo di due moto passano al setaccio tutta Milano, alla ricerca dei “furbetti” al cellulare. Il fatto che i poliziotti non portino la divisa, non mette in allarme i conducenti dei mezzi, che continuano nella loro attività.
Cellulare alla guida: le sanzioni
Quando vengono colti sul fatto vengono presentate scuse di ogni genere e tipo. Ma stare alla cellulare alla guida non ha alcuna scusa. Perché le persone continuano a usare il cellulare alla guida anche se la legge pone uno stretto divieto? Forse perché c’è scarsa informazione in questo senso. Così palazzo Marino ha deciso di lanciare una caccia agli sponsor per promuovere campagne di informazione sul tema della sicurezza alla guida.
Dai dati Aci emerge come tre incidenti su quattro sono provocati dalla distrazione. Sovente è legata a chiamate o messaggi che riducono la persona in uno stato simile a quello in cui si trova quando beve troppo. Per scrivere un sms ci vogliono in media 10 secondi. Sembra molto poco, ma in quei 10 secondi l’auto sfreccia per 300 metri, senza che vi si presti attenzione. Poi per consultare una pagina sul web ne occorrono 20 di secondi. In questo lasso di tempo, se si viaggia in autostrada a circa 100 km/h, si percorre una distanza pari a cinque campi di calcio. Fare un selfie o un messaggio non valgono certo nè la nostra vita, nè quella di qualcun’altro. Multa a parte…