Gioco d’azzardo nel Bel Paese: panoramica del fenomeno e del contrasto alla ludopatia
Tra i temi più dibattuti ultimamente troviamo quello del gioco d’azzardo. Diversamente da chi si limita a giocare online per scopi ricreativi, gli addetti ai lavori conoscono bene il valore del segmento del gambling virtuale in Italia, fonte di preziosi introiti per l’erario statale.
Ultimamente, specialmente dopo l’entrata in vigore del Decreto Dignità, il mondo del gioco d’azzardo è stato oggetto di continui dibattiti politici e pubblici.
Da un lato c’è chi vorrebbe ampliare le restrizioni, già piuttosto stringenti, del Decreto Dignità, dall’altro ci sono gli addetti ai lavori, i gestori e le società sportive.
Ma cerchiamo di estendere il concetto così da poter comprendere meglio il fenomeno del gioco d’azzardo nel nostro paese.
Il report del CNR
Lo studio diffuso nel mese di maggio dal Cnr, comprensivo dei dati raccolti da IPSAD ed ESPAD, mette in evidenza come, durante il 2017, il 42,8% della popolazione avesse effettuato almeno una scommessa, o partecipato ad un gioco a premi.
Dal report emerge un significativo aumento dei giocatori: nel 2014, 14 milioni di individui hanno giocato almeno una volta nell’arco di un anno; nel 2017, erano circa 17 milioni a tentare la fortuna, di cui 1,4 milioni lo ha fatto attraverso i portali di gioco online.
Il settore sembrerebbe essere dominato dall’intramontabile Gratta&Vinci, prediletto dal 74% degli amanti del gioco; seguono il Lotto e Superenalotto.
I rischi del gioco d’azzardo: questione di percezione
La percezione del gioco è un aspetto spesso sottovalutato, ma importantissimo sul fronte dei rischi. La percezione che gli italiani hanno del gioco d’azzardo è variegata, c’è chi crede di potersi arricchire con le giocate, chi è convinto di poter controllare l’esito dei giochi basati sulla fortuna con le proprie abilità e tutta una serie di persone che abbracciano idee che esulano in modo evidente dalla realtà.
In questo senso, sono tante le iniziative intraprese sia dai gestori sia dagli Enti preposti al controllo del gioco d’azzardo in Italia (ADM) al fine di sensibilizzare la popolazione ad approcciare al gioco in modo sano ed equilibrato.
Dopotutto, l’accesso agli intrattenimenti online è limitato dai gestori: al momento della registrazione al portale, il gestore richiede l’invio di un documento di identità che confermi la maggiore età del richiedente. Questo aspetto contribuisce a rendere l’ambiente dell’azzardo online più sicuro e tutelato. Purtroppo, lo stesso non si può dire per le sale da gioco fisiche, dove un solo studente su quattro riscontra degli effettivi impedimenti a sedersi ad una slot machine, indice di una carente attività di controllo del gioco minorile presso le ricevitorie e simili.
I numeri sulla dipendenza da gioco
Contestualmente alla crescita delle scommesse e dei giochi da casinò, cresce anche il numero dei soggetti affetti da disturbo da gioco d’azzardo: 100 mila individui manifestavano un rapporto problematico con il gioco nel 2010, mentre, quattro anni dopo, nel 2018, il numero delle persone affette da questo disturbo si attestava intorno ai 400 mila.
Fortunatamente, se il fenomeno della ludopatia si è incrementato nella popolazione adulta, nelle fasce più giovani della popolazione si è riscontrato un calo specialmente nelle regioni centrosettentrionali.
Per prevenire il disturbo da gioco d’azzardo: gli strumenti a disposizione
Parallelamente alla diffusione dei giochi a distanza in Italia, l’ambiente dell’azzardo online è stato dotato di strumenti che consentono all’utente di tutelare se stesso e le proprie finanze.
In particolare, vogliamo citare i sistemi di autolimitazione del budget, che ogni nuovo utente in fase di registrazione è tenuto ad utilizzare al fine di impostare un limite di versamento settimanale massimo. Il limite di spesa è applicabile anche quotidianamente o alla singola puntata.
Molto interessanti anche i meccanismi di autoesclusione dal gioco, utili per uscire dalle sale da gioco temporaneamente o definitivamente, qualora il gioco diventasse rischioso. Tale strumento di limitazione rende impossibile la creazione di ulteriori conti gioco, impedendo, di fatto, l’utilizzo di altre piattaforme di gioco.
Inoltre, i portali degli operatori più seri ed affidabili dispongono di ricche sezioni informative comprensive di regolamenti, condizioni di fruizione dei giochi ed iniziative volte a promuovere un approccio intelligente e responsabile con il gioco, ricordando agli utenti tutta una serie di raccomandazioni: mai scommettere o puntare per rifarsi di una perdita, mai trascurare la vita privata a favore del gioco, ecc. In tal senso, la piattaforma di Snai, uno dei gestori più antichi in Italia, rappresenta un esempio in termini di contenuti e di approfondimenti sul gioco responsabile (Snai.it), basti pensare che il noto bookmaker è in prima linea insieme all’ADM nella promozione di iniziative per la lotta alla ludopatia.
Se, nel canale dell’azzardo online, il controllo dei comportamenti problematici è assicurato dal monitoraggio degli Enti preposti e dai gestori stessi, nel mondo reale crescono invece le criticità. Per trovare una valida soluzione, il Decreto Dignità ha stabilito che tutti gli apparecchi di gioco, slot machine incluse, debbano essere dotate di un lettore per la scansione della terresa sanitaria che attesti la maggiore età del soggetto. Dal 1 gennaio del 2020, ogni apparecchio dovrà presentare un sistema di riconoscimento dell’identità, così come già succede per le macchinette che erogano articoli da fumatori.