Economia e Finanza

Milano città sempre più cara: quali sono le prospettive?

Ormai ne parlano tutti i giornali, anche all’estero: Milano è diventata una città carissima, che esclude anche il ceto medio. Del resto, come se non bastasse, basta dare uno sguardo ai vari annunci che ci sono sui social per quanto concerne l’affitto e l’acquisto di una casa nel capoluogo lombardo.

Perfino chi è riuscito a trovare un posto di lavoro stabile è in difficoltà a vivere nella locomotiva economica d’Italia. Per non parlare, poi, degli studenti fuori sede che si ritrovano a stare sì nella città che offre le maggiori (e le migliori) opportunità in Italia, e non solo, ma al costo di sopravvivere, piuttosto che vivere.

Come sempre, però, a tutto c’è una soluzione. Ecco quali sono le prospettive più interessanti in tal senso.

Lavorare per i paesi dove il costo della vita è più alto

Con lo smartworking si è assistito al fenomeno che coinvolge i frontalieri. Praticamente, questi ultimi vivono in Italia ma lavorano in Svizzera, dove gli stipendi sono nettamente più alti. In questo modo, possono godersi le bellezze del Bel Paese con il salario, ricco, svizzero.

La stessa cosa è successa tra i lavoratori meridionali e il Nord Italia: tante persone hanno preferito lavorare a distanza, almeno per le aziende e i mestieri che consentono questa modalità, abitando in una città al Sud dove il costo della vita è nettamente inferiore rispetto a realtà come, appunto, Milano.

Ebbene, tante persone, approfittando della diffusione di questa modalità di lavoro, stanno sì vivendo a Milano ma con lo stipendio da Nord Europa. Andando, magari, a inserirsi in quei settori che in Italia sono complicati dal punto di vista legale mentre in Scandinavia no. Come ad esempio la questione relativa al gioco: qui non si può neppure fare pubblicità, mentre il gaming in Finlandia sta subendo una modifica tale da mettere perfino in discussione il monopolio che è presente attualmente.

Provare la libera professione

Se con lo stipendio di un impiegato vivere a Milano è praticamente impossibile, la strada è una sola se si vuol restare in questa città: essere un libero professionista, dove i guadagni sono potenzialmente infiniti. Certo, non ci sono ferie, malattie pagate e neppure tredicesima. Però, se si riesce a entrare nel giro giusto è possibile riuscire a guadagnare una cifra considerevole.

La libera professione, complice anche la flat tax per gli autonomi fino a 85mila euro, è un qualcosa che a Milano è molto diffuso rispetto a quanto si creda.

Non abitare nel centro città

Non è necessario abitare a due passi dal Duomo se si vuole godere di Milano. Anzi! I mezzi pubblici sono molto efficienti e consentono, in breve tempo, di raggiungere il centro. Ciò ha consentito a diverse persone di vivere in periferia, a una distanza di pochi minuti – con i mezzi pubblici – dal cuore nevralgico della città.

Qui la soluzione è chiara: farsi due conti e, nel caso, prendere in affitto o acquistare un appartamento distante dal centro e vicino la metro.