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Manutenzione Condizionatori: cosa rischi se non la fai?

La manutenzione del condizionatore non è solo un modo per risparmiare sulla bolletta, ma è anche un obbligo legale che, se non rispettato, può portare a multe. Questo è particolarmente vero per i condizionatori che vengono utilizzati principalmente durante la stagione estiva.

Pulire un condizionatore non solo aiuta a ridurre il consumo energetico e quindi a risparmiare sulla bolletta, ma è anche essenziale per la salute. Secondo il vademecum del sito https://www.condizionatoreportatile.com/senza una corretta manutenzione, tutti i condizionatori tendono a lavorare in modo più stressante, consumando fino al 30% in più di energia elettrica rispetto ai parametri di fabbrica.

Oltre a un consumo energetico più elevato, un condizionatore non mantenuto subisce un’usura maggiore, con un rischio più elevato di danneggiamento e la necessità di interventi di manutenzione straordinaria. È importante sapere che, come tutti gli elettrodomestici, anche il condizionatore richiede manutenzione e pulizia per funzionare correttamente. Infatti, la mancata manutenzione può portare a multe e sanzioni.

Dal 2014, la manutenzione dei condizionatori è obbligatoria, anche se solo in alcuni casi. Ad esempio, la manutenzione deve essere effettuata ogni due anni per i condizionatori con macchine frigorifere e/o pompe di calore a compressione di vapore ad azionamento elettrico con potenza termica P >= 100; ogni quattro anni per i condizionatori con macchine frigorifere e/o pompe di calore a compressione di vapore ad azionamento elettrico con potenza termica 12 Kw; e così via.

Non effettuare la manutenzione del condizionatore può portare a sanzioni e multe, ma soprattutto può accorciare la vita dell’elettrodomestico. Inoltre, un condizionatore sporco può danneggiare la qualità dell’aria, emettere anidride carbonica e avere effetti dannosi per le persone che soffrono di asma, bronchite o allergie.

La manutenzione di un condizionatore può essere di due tipi: ordinaria, che comprende la pulizia dei filtri, delle lamiere dell’unità, interna ed esterna, dell’apparecchio; e straordinaria, che si verifica in caso di problemi o malfunzionamenti, come il ristagno o la perdita d’acqua. La “manutenzione ordinaria” può essere effettuata senza l’aiuto di un esperto, con un costo medio di 80 euro. Il cambio dei filtri può essere effettuato autonomamente, con un costo di circa 20 euro.

La “manutenzione straordinaria”, invece, ha costi molto diversi e più alti, che dipendono principalmente dal danno all’elettrodomestico. In generale, i costi di riparazione e/o sostituzione dei pezzi variano dai 100 ai 200 euro.