Economia e Finanza

Il rilancio del florovivaismo bergamasco tra luci ed ombre

“Il florovivaismo bergamasco appare impegnato in una corale operazione di rilancio, nella quale tuttavia persistono ostacoli e difficoltà. È evidente la volontà di ricostituire il potenziale del settore, ma l’epoca Covid ha lasciato strascichi pesanti ed eroso le riserve delle piccole e medie imprese per gli investimenti. Il comparto agromeccanico, dal canto suo, è da tempo all’opera per sostenere la ripresa del comparto, sia per quanto attiene la produzione florovivaistica che per l’erogazione dei servizi di gestione del verde, puntando su tecnologia e qualità dei prodotti”: così Enzo Cattaneo, segretario provinciale di Confai Bergamo, ha commentato i risultati dell’interessante analisi recentemente diffusa da Confartigianato, che nei giorni scorsi aveva sottolineato come il lockdown avesse generato in molte persone uno shock positivo in termini di ritorno alla cultura agreste e alla ricerca del verde.

“Se da un lato è verosimile che gli effetti psicologici indicati da Confartigianato possano avere prodotto un aumento nella domanda di verde da parte dei cittadini – sottolinea Leonardo Bolis, presidente di Confai Bergamo e Confai Lombardia, aderenti a CAI Agromec -, d’altro canto non possiamo dimenticare il forte contraccolpo subito dalle imprese del comparto agricolo e agromeccanico nel primo semestre 2020. In quei mesi, infatti, ingenti quantità di fiori e piante fiorite rimasero invenduti e furono destinati alla distruzione con un danno complessivo per i florovivaisti bergamaschi quantificato in oltre 50 milioni di euro; il comparto agromeccanico impegnato nella gestione del verde registrò ingenti ripercussioni a causa dello stato di generale difficoltà del settore.

Ad ogni modo, i dati rilevati dall’area economica di Confai Bergamo coincidono sul fatto che negli ultimi anni si sia verificato un progressivo incremento nel numero delle micro, piccole e medie imprese attive nel comparto, sostenute anche dalle puntuali attività di supporto a 360 gradi fornite dalle imprese agromeccaniche che operano nel settore dei servizi per il florovivaismo.
Il rilevante impulso offerto dal contoterzismo agrario ha garantito un prezioso sostegno ad un processo di graduale ripresa del comparto, che attualmente può contare in Bergamasca su oltre 500 imprese artigiane dedite alla cura e manutenzione del paesaggio e su circa 400 aziende impegnate nella coltivazione di piante e fiori, per un totale di circa 2.200 addetti.